Un libro fornisce degli stimoli, offre nuove prospettive, fa riflettere. Il leggere un testo specialistico rimane comunque un sapere intellettuale, mentre dal fare analisi, dal fare psicoterapia, si ricava un sapere esperienziale. Il primo è un sapere astratto, l’altro è un sapere che si acquisisce con la fatica delle proprie membra, con il dolore e le gioie della propria esistenza, con una partecipazione intensa che impegna tutta la persona. Leggendo un libro sull’ansia, o sulla depressione, si può certamente apprendere qualche spiegazione su questi disturbi psicologici, mentre una buona analisi permette di comprendere la propria specifica ansia, o la propria specifica depressione. Tra il leggere un libro di psicologia e il fare psicoterapia passa la stessa differenza che c’è tra guardare e vedere, o tra sentire e ascoltare. In altre parole, una buona analisi permette una sorta di “conoscenza del cuore” che un libro, con ogni probabilità, non riuscirà mai a trasmettere.