Le Dipendenze Classiche, cioè quelle legate all’uso concreto di una sostanza come l’alcool o una droga, sono state qualificate come tali in base ai fenomeni della tolleranza, ovvero la necessità di consumare una dose sempre crescente della sostanza per raggiungere l’effetto-piacere della volta precedente, e dell’astinenza, ovvero quell’insieme di sintomi psichici e fisici negativi dovuti al non uso della sostanza.
Le Nuove Dipendenze, invece, se osservate dai criteri usuali di tolleranza e astinenza, usati generalmente per valutare una dipendenza classica, paiono avere dei contorni più sfumati e meno nitidi. Sia perché legate a comportamenti che coinvolgono il gioco, quando parliamo di Ludopatia o Gioco d’Azzardo, la sessualità, se ci imbattiamo in qualche forma di Sex Addiction, e le nuove tecnologia, quando ci troviamo davanti ad una Dipendenza da Internet, difficilmente osservabili in termini di tolleranza-astinenza perché si fatica a trovare quei confini tra normalità e patologia che giustificherebbero proprio il riflettere in termini di tolleranza-astinenza; sia perché sono dipendenze che, considerato che investono aspetti della vita che possono potenzialmente rendere più completa l’esistenza, godono di una maggiore accettazione sociale. Il che non significa che siano del tutto assenti aspetti di tolleranza e astinenza. Anzi, è stato spesso notato che una persona dedita assiduamente al porno on line o ad un’altra Dipendenza da Internet, se “obbligata” a sospendere le sua attività, mostra i tipici segni di agitazione, irritabilità, e tristezza dovuti di fatto al non poter mettere in atto la propria dipendenza, e del tutto simili a quelli che possono essere osservati nelle Dipendenze Classiche. Tuttavia le Nuove Dipendenze, proprio per le loro peculiarità qui appena descritte, vengono classificate diagnosticamente, fatta eccezione per il Gioco d’Azzardo incluso nella classe Dipendenza da Sostanze, come Dipendenze senza Sostanze proprio per evitare di “scivolare” sulle loro sfumature. Con questo spostamento diagnostico si preferisce concentrare l’attenzione clinica sulle difficoltà emotive legate al non controllare un impulso da mettere in atto, da cui deriverebbe la dipendenza, e non in primo luogo sulla dipendenza in sé.